Doping? Si grazie, tanto non è reato!

Il doping "non è previsto dalla legge come reato", sentenzia cosi la terza sezione della Corte di Apello del tribunale di Torino assolvendo di fatto il medico della Juventus Riccardo Agricola e l'amministratore
delegato Antonio Giraudo dall'accusa di frode sportiva, La corte ha stabilito che l'eccessivo uso di farmaci "non è previsto dalla legge come reato" e non è possibile appricare la legge 401 del 1989 (frode
sportiva). Si conclude cosi come tutti in fondo si aspettavano con una beffa il processo che vedeva indagata la Juventus per utilizzo di farmaci proibiti che avrebbero alterato le prestazioni spostive della
squadra e fatto vincere campionati e coppe in modo assolutamente illegale. Quindi il messaggio mi pare chiaro, ragazzi di tutte le età fate uso di farmaci se volete sfondare nel mondo del calcio e
guadagnare miliardi a fregandovene se in questo modo infangate lealtà, sportività e la vostra stessa salute e incolumità. Il processo infatti ci ha detto che la Juventus ha usato farmaci ma che questo non
costituisce reato. Oltre il danno la beffa Giraudo è stato condannato a duemila euro per violazione della legge 626 del '94 sulla sicurezza sul lavoro.
Sinceramente questa potevano risparmiarsela...I giocatori interrogati hanno affermato di non sapere cosa davano loro, di non sapere che era doping e che poteva mettere a rischio la propria salute ma di prenderli perchè era il medico a consigliare di prenderi. Tutto questo è incredibile! Quindi come detto prima questa sentenza ha due persone che hanno messo a repentaglio la salute di quei giocatori che erano incoscenti di ciò che prendevano, dei club che non hanno mai fatto uso di doping e delle persone che andavano allo stadio pagando e vedendo partite di fatto incanalate come volevano i dirigenti. Se penso al povero Zeman chiamato terrorista da un noto ex-calciatore juventino quando nel 1998 lanciò l'allarme mi viene da ridere...E' stato allontanato dal calcio un personaggio onesto come lui mentre ci sono ancora altri personaggi che pensano solo al proprio rendiconto infischiandosene del modo in cui ottengono le vittorie

Marco R.