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Gennaio 2006

Intervista a Peco, uno dei membri più importanti del gruppo della curva Nord "Settore Crociato"

- Come nasce il tuo amore per il Parma calcio e quale sono state le tue emozioni le prime volte che andavi al Tardini da ragazzino?

Campionato 83-84 Sanremese - Parma 0-1 goal di Pioli Parma promosso in serie B.
Quel giorno, che poteva sancire la promozione del Parma, mio papà ebbe la brillante idea di portarmi a San Remo, avevo 9 anni.
Era un rito, da bambino, il sabato mattina andare in bicicletta con mio padre a vedere l'allenamento di rifinitura del Parma che al tempo si svolgeva in un campetto dietro all'attuale tribuna dove adesso vi è il parcheggio. Non sempre mio padre la domenica andava allo stadio e per me quando appena dopo aver pranzato mi diceva: " vestiti che ti porto allo stadio" era una gioia immensa ed un emozione unica. Di partite non me ne ricordo una ma le facce dei ragazzi che al tempo frequentavano la curva tante: già da bambino il mio interesse era rivolto verso la curva e non verso la partita.

- Hai passato moltissimi anni al seguito dei crociati... Qual'è stato il tuo percorso da Ultras e qual'è la partita o l'episodio che ricordi con particolare piacere?

Ho inziato a frequentare in modo assiduo lo stadio Tardini all'età di 16 anni quando insieme a diversi ragazzi della mia compagnia decidemmo di approfittare di uno sconto sull'abbonamento riservato da parte del Parma calcio: con novantamila lire potevamo assistere a tutte le partite in casa del Parma. Da allora sono sempre stato abbonato al Parma calcio. In trasferta ci siamo sempre mossi in modo autonomo con macchinate ( sfruttando , anche, passaggi, da ragazzi più grandi che frequentavano la nostra compagnia) se non quando venivano organizzati i treni: non si poteva mancare!!!. Siamo sempre stati un gruppo di ragazzi della stessa compagnia con la passione per il Parma e per le trasferte, senza mai far parte di gruppi organizzati. Solamente da alcuni anni ho / abbiamo iniziato a partecipare attivamente alle riunioni - attività con ragazzi di Settore Crociato.
Di ricordi ne ho veramente tanti e tutti piacevoli principalmente riguardanti alcune trasferte: i treni per il derby con la Reggiana, a Cremona, le trasferte di Reggio Calabria, Lecce,Cagliari, Foggia, Roma ……la finale di coppa uefa a San Siro contro la Jubbentus…….
Il piacere di frequentare lo stadio è il fatto che incontro, saluti, parli, commenti e, se occorre difendi, persone che neanche conosci ma che come te portano nel cuore l'amore per il Parma calcio.

- Il decreto Pisanu è diventato legge a tutti gli effetti... quali saranno le conseguenze di questa discutibile norma anti-violenza?

Le conseguenze sono visibili agli occhi di tutti: benché se ne dica gli spettatori negli stadi di calcio italiani sono calati drasticamente. Quando vai in stadi come Roma, Firenze, Milano e vedi tutti quegli spazi vuoti…ti rendi conto che questo tipo di leggi, unitamente alla schedatura dei tifosi e il caro biglietti hanno dato un unico risultato sino ad ora: le persone preferiscono starsene a casa…….. davanti alla televisione…….altro male di questo calcio.
QUESTO E' QUELLO CHE L'ATTUALE DIRIGENZA DEL CALCIO VUOLE!!!.......lo spettacolo deve essere per chi è presente davanti ad una televisione non per chi vuole essere presente sul capo.
Parlano di norme antiviolenza all'interno degli stadi quando si sa bene che il maggior numero degli episodi capitano fuori.

- Infine il campo... un inizio di stagione (05-06 ndr...) piuttosto amaro per i tifosi crociati che hanno già perso la pazienza... come la vedi?

Premetto che, il risultato è importante ma è altrettanto importante come il risultato si è determinato: in poche parole c'è modo e modo di perdere le partite!...
Sin dall'inizio dell'anno, noi tifosi, sapevamo che sarebbe stato difficile, ma quando vedi prestazioni come quelle viste ad Ascoli, Firenze, Livorno , è difficile portar pazienza.
Non abbiamo paura di perdere, noi chiediamo grinta, passione e onore per la maglia che indossano che per loro è una delle tante, per noi è unica, rappresenta una comunità, i parmigiani. Noi siamo quelli che ovunque il Parma calcio gioca ci siamo e ci saremo.
In un momento di difficoltà come è stato l'anno scorso la gente di Parma prima di Parma -Cagliari è andata a prendere i giocatori nell'albergo dove risiedevano in ritiro è gli ha accompagnati allo stadio per dimostrargli che noi c'eravamo e non li avremmo lasciati soli.
Anche quest'anno sarà così: chi ama il Parma c'è al Tardini come ci sarà in trasferta per sostenere i crociati


Peco