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Il calcio dei ricchi, un campionato per pochi...


C'era una volta il campionato più bello del mondo, quello dove vinceva chi era più forte sul campo... oggi purtoppo in Italia così come in tutta Europa non è più così.
La squadra di calcio negli anni si è trasformata in azienda e man mano solo chi aveva una struttura economica solida ha potuto continuare a spendere comprando campioni in tutta Europa strapagandoli, emarginando quindi tutte le "piccole aziende" del proprio campionato.
Il divario economico è poi aumentato anche e soprattutto a causa dei diritti televisivi. Sky, digitale terrestre, Umts, Adsl e diritti venduti all'estero distribuiscono malamente la "torta" mettendo in risalto ancora di più la differenza delle risorse finanziarie e di fatto condizionando gli equilibri sul campo.
Anche il presidente della Fifa Blatter è intervenuto sull'argomento parlando senza mezze parole di "sistema squlibrato" dove prosegue, "la maggioranza delle squadre giocano con le lance mentre i club più ricchi con l'equivalente di testate nucleari".
Blatter si riferisce in particolar modo al Chelsea del magnate russo Abramovich che "usa il calcio come mezzo per altri scopi nascosti...". In un paio d'anni infatti il proprietario dei blues ha speso qualcosa come 578 milioni di euro!
Almeno però in Inghilterra rispetto all'Italia sopravvivono molte più squadre grazie ad una distribuzione più equa dei diritti televisivi. Infatti una grande può guadagnare "solo" il triplo rispetto ad una piccola squadra. In Italia invece la differenza tra una grande e una piccola squadra arriva a superare le 10 volte...
E c'è ancora chi dice, come il vice presidente della Juventus Bettega, che "vince il più bravo , non chi ha soldi". Forse il dirigente bianconero non ha capito o fa finta di non capire che con i soldi si comprano i bravi giocatori...
Dopo le parole di Blatter speriamo seguano i fatti, c'è bisogno di un nuovo sistema per la distribuzione dei diritti tv se vogliono che si prosegua con i campionati nazionali, altrimenti che si facciano la loro tanto acclamata "Superlega" che sa tanto di soldi facili e poco di calcio.

Qui sotto ci sono le tabelle dei diritti tv (compresi digitale terrestre, adsl, umts e stranieri) della stagione 2004-2005 e gli incassi ricavati ai botteghini che come stiamo verificando anche quest'anno continueranno ad essere sempre meno importanti per le casse dei club.
In questa stagione il divario è aumentato ancora, basti pensare che la Juventus prende da Sky quasi 90 milioni di euro, il Milan 75 l'Inter 70 e il Parma appena 8! Neanche il 10% della Juventus...

Diritti tv 2004-2005:

Juventus
86.5
Udinese
13.6
Milan
80.3
Reggina
10.8
Inter
77.9
Lecce
10.7
Roma
48.6
Chievo
9.8
Lazio
38.9
Messina
9.4
Parma
26.3
Sampdoria
9.3
Palermo
18.7
Livorno
7.4
Fiorentina
18.2
Siena
6.5
Cagliari
14.4
cifre in milioni di euro

Incassi al botteghino 2004-2005:

Milan
21.1
Parma
5.1
Inter
19.3
Livorno
4.9
Roma
19.2
Cagliari
4.8
Fiorentina
11.7
Reggina
4.2
Lazio
11.5
Lecce
4.1
Juventus
11.3
Udinese
3.8
Palermo
10.5
Chievo
3.5
Messina
7.2
Siena
3.3
Sampdoria
5.9
cifre in milioni di euro